Poiché, in genere si mostra una sola versione di una foto, nella mia pagina fan su FB a proposito di questa foto che ho scattato a Giulia Fanuli ho chiesto:
“Come la preferite? Bianco e nero o a colori?”
Ovviamente, ci sono stati pro colore e pro bianco e nero. Scelta difficile quindi.
Al di là di percezioni ed emozioni individuali, si devono fare delle considerazioni oggettive sulla scelta del colore o dell’assenza del colore in una fotografia.
La visione del colore della pelle in una fotografia ricorda la pelle reale, e quindi può produrre una sensazione tattile fantasma in chi vede la pelle nella fotografia, che può rimandare all’esperienza tattile che avviene durante rapporti erotici o sentimentali, e quindi può risultare più sensuale al contrario della foto in bianco e nero, che invece non rimanda alla realtà, dato che gli esseri umani, a parte i daltonici, vedono i colori, e quindi può invece rimandare a concetti astratti legati a rapporti erotici e sentimentali, come il romantiscimo, la nostalgia, e la specialità, il mistero.
Anche Alfred Hitchcock scelse il bianco e nero per le scene più cruente, come l’accoltellamento nella vasca di una ragazza, del suo film Psycho. La censura lo obbligava a non mostrare certi atti, perciò lui scelse di mostrarli ma con un impatto emotivo mitigato.
Per quanto riguarda la pelle, ci si sofferma più tempo o più velocemente su di essa perché ha più peso visivo rispetto ad altri elementi del corpo, dato che ricopre molta più superficie sulla foto, soprattutto in foto di nudo, o foto in intimo, ma sicuramente il colore degli occhi, o dei capelli può attirare molto la direzione dello sguardo. Quindi, questo aspetto è determinante se si vuole ottenere un impatto emotivo erotico. Non a caso, le foto pornografiche trasformate in scala di grigi fanno un effetto totalmente diverso, e perdono di intensità sessuale.
In assenza di colore, il soggetto diventa meno distinguibile rispetto agli altri elementi della foto. La materia con cui è fatto il soggetto, prevalentemente pelle, capelli, occhi, e vestiti nel caso non siano foto di nudo, diventa una delle caratteristiche principale della foto, perché non essendo distratti dal colore si da attenzione alle linee, se curve o spigolose, o alla composizione.
Sul fenomeno della diminuzione di distinzione del soggetto con il resto dell’ambiente nella foto, è importante considerare come infatti colori molti diversi, come il rosso o il verde, detti anche complementari, ripresi in scala di grigi (bianco e nero) possono sembrare molto simili, rendendo la foto appiattita, nel senso che l’illusione ottica della profondità può diminuire.
Necessario quindi che ci siano diversi contrasti.
In una foto in scala di grigi, le ombre diventano molto più importanti rispetto a una foto a colori, e spesso ombre nette possono non essere adatte per fotografie in bianco nero di ritratti, dove invece è meglio utilizzare una luce che crea ombre sfumate, che riescono a modellare e dare una sensazione di volume a tutte le forme del soggetto.
Inoltre, togliendo il colore la mente sarà costretta a interpretazione le diverse variazioni di grigio, per capire a quale colore esse corrispondano. Questo lo si fa sia involontariamente, che volontariamente.
Le silhouette sono infatti molto efficaci nelle foto in bianco e nero, fatte attraverso luci laterali si possono creare passaggi dal bianco al nero molto rapidi, e quindi netti.
Conoscendo quali effetti si producono con tipologie di immagini diverse, in base a cosa si vuole ottenere, si può decidere quale tipo di fotografie produrre.